Cominciando la costruzione il 24 maggio 1703, in tre giorni i falegnami dell’esercito portarono l’edificio al termine, è la costruzione più antica della città. Misura 17 metri di lunghezza e 8 di larghezza, aveva tre stanze (camera da letto, sala da pranzo, studio) e non aveva stufe o caminetti perché Pietro aveva intenzione di abitarla solo in estate. Già il 28 maggio Pietro I ci festeggiò la liberazione delle terre lungo la Neva.
La prima copertura in legno fu fatta ancora nel 1723 da Trezzini sulla volontà di Pietro, nei tempi di Caterina II fu rifatta in mattoni, quella attuale risale al 1844.
Contemporaneamente alla costruzione del Ponte Troitskij fu riordinato il lungofiume davanti alla casetta di Pietro I che fu risparmiata in qualità di memoriale. Verso la Neva fu sistemata una monumentale discesa decorata nel 1907 di due sculture di granito, di provenienza cinese, portate dalla Manciuria. Queste sculture rappresentano due esseri mitologici, gli Sci-Dza (leoni-rane) che in Cina svolgono funziioni simbolicamente protettive.
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