Nel 1704 Pietro I concepì un giardino pubblico alla maniera occidentale. E’ un parco alla francese con fontane, alberi potati, stagni di disegno geometrico. Tra gli alberi si vedono biancheggiare le statue di marmo, acquistate quasi tutte in Italia, adesso se ne contano 89 pezzi. Nel 2012 è stato portato a termine un restauro che ha ripristinato l’assetto settecentesco di una parte del giardino, ricostruendo fontane distrutte durante l’inondazione del 1777 e piantando le siepi.
La cancellata del giardino che si affaccia sulla Neva, fatta di ferro fuso battuto, è la cancellata più famosa della città. Quando nell’epoca di Caterina II fu creato il lungo Neva di granito si evidenziò la necessità di recintare il Giardino d’Estate. L’architetto Felten creò un vero capolavoro composto di 36 colonne di granito che si alternano alle inferriate di disegno semplice e sobrio.
Il Palazzo estivo di Pietro I costruito da Trezzini tra il 1710 e il 14 è uno degli edifici più antichi della città. È una residenza modesta che comprende 14 sale su due piani e due cucine che si trovano all’interno del palazzo seguendo gli usi olandesi. Il pianoterra era riservato a Pietro, tra le sale ci fu anche l’officina dove lo zar poteva praticare la tornitura, il suo passatempo prediletto. Il primo piano, più lussuoso, era destinato alla moglie Caterina.
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